venerdì 29 maggio 2020

ETICA DEL TEMPO -STEP#21

IL FUTURO COME RESPONSABILITA' MORALE 


Prendersi cura del tempo futuro è un atto di puro altruismo: le conseguenze non ricadono infatti su di noi ma su un ipotetico essere umano del futuro che non abbiamo modo di conoscere.

In periodi come questo, in cui viviamo una crisi di visione e rischiamo di trovarci a navigare a vista in assenza di un obiettivo chiaro e condiviso, abbiamo la responsabilità e anche l’opportunità di riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, di scegliere i valori che vogliamo vedere nella società dei nostri figli e nipoti e di comportarci di conseguenza.

Possiamo diventare «future makers»: designer e costruttori di futuri intenzionali.

Per un approfondimento riguarda all'etica e alla riflessione sul futuro: 

mercoledì 27 maggio 2020

IL VUOTO DEL PRESENTE -STEP#20

ZIBALDONE DI LEOPARDI


Con la caduta dal Paradiso terrestre, l'uomo diventa caduco e il suo tempo si riduce in una vita mortale che lo rende effimero.
Questo sentimento di caduta si declina in almeno due diversi orientamenti, seguendo la tipica schematicità del pensiero leopardiano; il primo di questi si concretizza nella caduta e caducità dell'uomo in quanto Umanità.

In un passaggio dello Zibaldone si scorge il sentimento di desolazione personale del Leopardi circa la condizione umana di fragilità e temporaneità:

"nella mia somma noia e scoraggimento intero della vita talvolta riconfortato alquanto e alleggerito io mi metteva a piangere la sorte umana e la miseria del mondo."

Questo sentimento di precarietà della vita e dell'esistenza umana riecheggia anche nelle opere in poesia e prosa, esterne alle riflessioni zibaldoniane.
 In uno dei suoi idilli più famosi ed importanti, La sera del dì di festa, Leopardi pone l'accento sulla fuggevolezza del tempo partendo da un momento autobiografico che genera un sentimento di malinconia impagabile e di struggimento.

La caducità dell'Uomo riverbera nell'ineludibile perdita del presente. Il tempo
antico, molto meno concentrato del tempo moderno, si poneva come un eterno presente, quanto più vicino alla condizione edenica. Il dì di festa si avvicina a quel tempo che ritorna all'antico. Il moderno ha perduto la pienezza originaria, ma non del tutto: di quello rumore degli antichi romani c'è rimasto un barlume. La felicità di conseguenza è solo un'illusione che si realizza nella protezione da una parte verso il passato come memoria e dall'altra come futuro come speranza. 
Nel presente c'è solo il vuoto.




martedì 26 maggio 2020

VIAGGIARE NEL TEMPO: UTOPIA O REALTA'? -STEP#19

Chi non ha mai pensato a quanto sarebbe interessante e bello poter viaggiare nei secoli restando costantemente in contatto con la realtà del presente? Incontrare quei personaggi che fino ad oggi avete potuto conoscere solo attraverso i libri di storia, parlare con i grandi della letteratura e tornare a casa giusto in tempo per affrontare l'interrogazione su quell'uomo che gli altri hanno incontrato solo nelle spiegazioni dei prof. Insomma, il sogno del viaggio nel tempo accomuna i popoli di ogni epoca e realtà geografica, ma si tratta ancora di qualcosa a metà strada tra l’utopia e l’effettività consentita dalle leggi della fisica.

LA MACCHINA DEL TEMPO - Intorno al mito del viaggio nel tempo sono state scritte pagine e pagine di romanzi, testi di fantascienza, sceneggiature di film ispirate a questo sogno. E poi l’invenzione di quella macchina portentosa e non in commercio che possiede un navigatore in grado di orientarsi nei secoli. Un marchingegno rivoluzionario che chiunque vorrebbe custodire gelosamente nel proprio garage, pronto ad essere messo in moto in qualsiasi momento e a viaggiare alla velocità della luce: la macchina del tempo.

LE TEORIE DEL VIAGGIO TEMPORALE - A sentirne parlare sembrerebbe una fiaba o comunque un’immagine irreale. E invece quello del viaggio nel tempo è un pensiero sorto anche grazie ad alcune teorie scientifiche: quella della Relatività einsteiniana, e quella della Meccanica Quantistica. Secondo la prima, da quanto si può dedurre dalla sua stessa denominazione, il tempo, come anche lo spazio, è un concetto relativo che può essere percepito diversamente da punti differenti dell’universo, in grado di scorrere secondo variazioni e addirittura di bloccarsi se si verificano alcune condizioni, come in prossimità dei cosiddetti buchi neri o stelle di neutroni. Il viaggio nel tempo secondo la teoria della Relatività è una possibilità per i corpi dotati di massa che si spostano a velocità prossime a quella della luce nel vuoto, o anche se immersi in campi gravitazionali. La Meccanica Quantistica considera i buchi neri dei possibili varchi temporali attorno ai quali si riscontrano le stesse leggi fisiche valide per gli atomi che possono trovarsi in diversi luoghi in uno stesso momento.


In questo articolo viene spiegato come si possa viaggiare nel tempo, senza però poter tornare nel presente: https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/i-viaggi-nel-tempo-non-sono-fantascienza

lunedì 25 maggio 2020

NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA -STEP#18


HEIDEGGER: "ESSERE E TEMPO"


Le interrogazioni contemporanee sul tempo ruotano prevalentemente intorno alla riflessione psicologica ed esistenziale e ritornano in una moltitudine di autori, da Schopenhauer a Kierkegaard, a Bergson, Husserl, Heidegger, Hartmann, Merleau–Ponty, Sartre, Bachelard, Ricoeur. . .

Facciamo riferimento a Heidegger (1889–1976) e a una delle sue fonti maggiori,
Kierkegaard (1813–1855). La tesi di Heidegger è che fra le tre determinazioni del tempo, passato, presente e futuro, quella originaria e fondamentale è il futuro . Se l’esistenza è possibilità, trascendenza, progettazione, anticipazione, essa è costitutivamente orientata e diretta verso il futuro. Ma il futuro implica il passato come sua condizione per essere progettato e pensato, e il presente è necessariamente coinvolto dal rapporto tra futuro e passato. 
 Il futuro è “possibilità di”: è l’indeterminato, il luogo dei progetti, delle speranze, della possibilità. 
Il passato, al contrario, è il luogo del determinato.
A ogni scelta compiuta  il ventaglio del futuro possibile si restringe, ed è chiaro che più il percorso temporale si snoda e le decisioni si moltiplicano, noi “scriviamo” la nostra storia traducendola da virtuale in reale. Perciò spesso il presente non è altro che l’unità di oblio e di aspettazione, sulla quale è fondata l’esistenza quotidiana come routine insignificante di giorni che si susseguono l’uno all’altro indifferentemente. 
E qui Heidegger recupera il tema del divertissement di Pascal: nella banalità della vita di tutti i giorni, nella “cura” che ci prendiamo delle cose minute e insignificanti, noi compiamo costantemente un atto di stordimento, inseguiamo la distrazione e l’oblio per non essere presi dall’angoscia della scelta, per non avvertire che la scelta che stiamo compiendo cambia la vita in destino.

L’indagine sul tempo è divenuta una riflessione sull’uomo: essa è, anzi, la modalità filosofica specifica per indagare la condizione esistenziale del soggetto. 
Noi siamo l’Essere del Tempo: la temporalità è la nostra condizione esistenziale e la nostra essenza antropologica. 





martedì 19 maggio 2020

venerdì 15 maggio 2020

BERGSON, UN TESTIMONIAL SEGUITO DA MOLTI -STEP#16

IL TEMPO CHE PERCEPIAMO E' IL TEMPO SCIENTIFICO? BERGSON, 1917 E BIRDMAN DICONO DI NO


Negli ultimi anni, grazie ai progressi tecnologici, numerosi registi hanno optato per scelte sempre più complesse per permettere agli spettatori di immedesimarsi meglio nell’esperienza offerta dal film.


In particolare i film 1917 e Birdman permettono allo spettatore di partecipare non solo alle azioni dei personaggi, ma anche alla loro percezione del tempo, che, come spiega Bergson, è riprodotto sullo schermo qualitativamente e non quantitativamente.


La maggior parte dei film oggi non seguono la successione cronologica degli eventi: grazie al montaggio vengono inseriti flashback (o flashforward) che trasformano un film da “fabula” a “intreccio”, rendendo possibile raccontare in sole due ore storie che si svolgono nel corso di anni. Nel caso di film come Birdman o 1917, dove seguiamo i personaggi ininterrottamente senza tagli temporali, l’azione mostrata si dovrebbe svolgere nelle sole due ore di durata del film, ma non è così perché non è il “tempo scientifico” ad essere rappresentato.

Una delle teorie più originali del filosofo francese Henri Bergson è la distinzione tra il “tempo della scienza” e il “tempo della vita”: il primo, quantitativo, è rappresentato da una collana di perle in cui ogni perla rispecchia un’unità temporale uguale ma distinta da quella precedente e successiva. Per Bergson questa è un’illusione, il tempo scientifico è astratto e proiettato nello spazio; osservando un orologio non misuriamo la durata, come può sembrare, ma contiamo le simultaneità:

“Al di fuori di me, nello spazio vi è un’unica posizione della lancetta e del pendolo, in quanto non resta nulla delle posizioni passate. Dentro di me, si svolge un processo di organizzazione o di mutua compenetrazione dei fatti di coscienza, che costituisce la vera durata”

Con “durata” Bergson intende il tempo della vita, intende “un’unica e fluida corrente nella quale non esistono né tagli netti, né separazioni radicali”, che tradotto in linguaggio cinematografico sarebbe: dove non vi è montaggio.

Nei film con un unico piano sequenza infatti non vengono rappresentate azioni che si svolgono soltanto nelle due ore di durata del film: 1917 racconta un’intera giornata e Birdman addirittura qualche settimana, questo perché una volta che ci siamo liberati del tempo della scienza, possiamo considerare la temporalità dal punto di vista psicologico, così un’ora scientifica può essere resa in pochi minuti sullo schermo.

giovedì 14 maggio 2020

COME IL FATTORE TEMPO INFLUENZA I LIMITI DELLO SVILUPPO -STEP#15

Il Rapporto sui limiti dello sviluppo (dal libro "The Limits to Growth", I limiti dello sviluppo), commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972 da Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III.
Il rapporto, basato sulla simulazione al computer World3, predice le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana.

Le conclusioni del rapporto sono:
-Se l'attuale tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della capacità industriale.
-È possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale dovrebbe essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.

In tutto questo la variabile tempo è fondamentale perchè consente comprendere gli sviluppi predetti dal club e come questi si evolveranno nel tempo. Ecco un grafico che lo dimostra:

Il futuro, quindi, è una responsabilità fondamentale del presentehttps://f271137.blogspot.com/2020/05/etica-del-tempo-step21.html

mercoledì 13 maggio 2020

 "Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s'intromette, pericolosa."
↝Albus Silente 


lunedì 11 maggio 2020

TEMPO ATMOSFERICO

Il tempo atmosferico (o meteorologico), nella meteorologia, indica il complesso delle condizioni dell'atmosfera terrestre definito da parametri come umidità, pressione atmosferica, temperatura, nuvolosità, precipitazioni, visibilità e vento, e dai fenomeni associati (es. pioggia, neve, grandine ecc...), in un dato momento e in un dato luogo. Quando usato senza specificazioni, si parla comunemente del "tempo" atmosferico terrestre.


La forte disparità della temperatura dell'aria tra zone polari e tropicali dà origine al complesso della circolazione atmosferica e alle correnti a getto: le differenze fra le temperature di superficie causano infatti differenze di pressione. Alte altitudini sono più fresche che basse altitudini a causa del calore dovuto alla compressione. I sistemi meteorologici alle medie latitudini, come i cicloni extratropicali, sono causati dall'instabilità dei flussi delle correnti a getto e dall'instabilità baroclina. Altri sistemi perturbati, coinvolti nel ciclo dell'acqua e nelle dinamiche delle correnti aeree, sono i cicloni tropicali, i temporali e i tornado o trombe d'aria.


L'uragano Isabel (2003) dalla Stazione Spaziale Internazionale; i cicloni tropicali sono tra i più violenti fenomeni meteorologici che avvengono sulla Terra.





Tornado
Ciclone extratropicale

sabato 9 maggio 2020

TEMPO COME CLIMA



Il clima (dal greco clinamen che vuol dire "inclinato") è lo stato medio del tempo atmosferico a varie scale spaziali (locale, regionale, nazionale, continentale, emisferico o globale) rilevato nell'arco di almeno 30 anni (secondo la definizione ufficiale fornita dalla Organizzazione meteorologica mondiale).

E' in massima parte una funzione dell'inclinazione dei raggi solari sulla superficie della Terra al variare della latitudine; a ciascuna fascia climatica-latitudinale della Terra corrispondono caratteristiche fisico-ambientali diverse in termini di flora e fauna detti biomi (es. foreste pluviali, deserti, foreste temperate, steppe, taiga, tundra e banchisa polare), influenzando fortemente le attività economiche, le abitudini e la cultura delle popolazioni che abitano il territorio.

La principale caratteristica del clima rispetto al comune "tempo meteorologico", oltre all'intervallo temporale di osservazione e studio, è l'avere un andamento che tende a mantenersi stabile nel corso degli anni pur con una variabilità climatica interannuale dovuta alle stagioni e di medio-lungo periodo che vi si sovrappone. L'attenzione scientifica negli ultimi decenni si è spostata sempre più sulla comprensione o ricerca approfondita dei meccanismi che regolano il clima terrestre, specie in rapporto ai temuti cambiamenti climatici osservati negli ultimi decenni (es.riscaldamento globale). La disciplina scientifica che studia tutti questi aspetti è la climatologia.


Per  conoscere i vari tipi di clima cliccare qui:
https://f271137.blogspot.com/2020/05/classificazione-dei-climi.html

venerdì 8 maggio 2020

LA CRONACA DEL TEMPO -STEP#14

CRONACA (ant. crònica) s. f. [dal lat. chronĭca neutro pl. (nel lat. mediev. divenuto femm. sing.), dal gr. χρονικά (βιβλία) «annali, cronache», neutro pl. di χρονικός «che riguarda il tempo», da χρόνος «chronos»].


Da questa definizione si può ben capire come la parola "cronaca" sia strettamente legata alla parola "tempo", essa infatti deriva da Chronos che nella mitologia greca rappresenta il dio del tempo.
Per un approfondimento si può fare riferimento a questo link del blog:


Un fatto di cronaca che ha a che fare con il tempo, può essere considerato come un avvenimento riguardante l'attualità e quindi il tempo che stiamo vivendo in questo periodo. Come tutti sanno, l'argomento più discusso in questo periodo riguarda l'inizio della FASE 2, dopo la chiusura totale delle attività.
Ecco un articolo interessante riguardo la questione:

Per approfondire l'argomento sul Covid-19:

giovedì 7 maggio 2020

TEMPO E VELOCITA': LA SCHERMA FUTURISTA

Ecco un articolo interessante per approfondire la questione: 
http://www.schermadesio.com/sito/2012/04/25/tempo-e-velocita-la-scherma-futurista/

"[...]Mentre la contemporanea corrente Cubista elaborava il concetto di un tempo lento, ponderato e mediato dall’osservazione, il futurismo propone invece il culto del tempo veloce, in un dinamismo che tutto agita nella deformazione dell’immagine e delle cose, elevando la velocità a parametro estetico della modernità.[...]"

mercoledì 6 maggio 2020

FISICA: UNA DISCIPLINA DELL'INGEGNERIA -STEP#13

Il tempo è un concetto fondamentale per lo studio dell'ingegneria e soprattutto per comprendere le basi della fisica.  Questo perché permette di determinare l’ordine con cui accadono gli eventi e, grazie a uno strumento, l’orologio, di stabilire 
anche la distanza temporale tra due avvenimenti che si verificano in successione. 

Ma è anche possibile conoscere la durata di un intervallo di tempo, cioè ‘quanto tempo’ un evento si è verificato prima o dopo un altro. Il tempo, quindi, è una grandezza fisica misurabile.

Nella fisica classica, fondata sulle ricerche di Galileo Galilei e di Isaac Newton, il tempo e lo spazio esistono di per sé – sono concetti assoluti –, costituiscono una sorta di ‘scenario’ in cui si manifestano i fenomeni e si muovono i corpi. Tuttavia il tempo fluisce in modo continuo e regolare dal passato verso il futuro, e non dipende dal verificarsi dei fenomeni che permettono di misurarlo né da chi effettua l’operazione di misura.


Dai fenomeni, studiati sistematicamente dagli astronomi dell’antichità, deriva l’unità di misura del tempo usata oggi, il secondo, ricavata in passato suddividendo il giorno – più precisamente il giorno solare medio, definito come la media annua del giorno solare – in 86.400 parti.

Questa concezione del tempo concorda con l’esperienza dei fatti che noi osserviamo – dove le velocità in gioco sono sempre molto più piccole della velocità della luce –, ma è corretta solo in apparenza. Einstein infatti introduce la teoria fisica della relatività, secondo la quale non è possibile stabilire la simultaneità di due eventi: non esiste un tempo assoluto e il tempo scorre in modo diverso per due osservatori in moto l’uno rispetto all’altro. In particolare, il tempo scorre più lentamente per l’osservatore che si muove più rapidamente.