lunedì 25 maggio 2020

NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA -STEP#18


HEIDEGGER: "ESSERE E TEMPO"


Le interrogazioni contemporanee sul tempo ruotano prevalentemente intorno alla riflessione psicologica ed esistenziale e ritornano in una moltitudine di autori, da Schopenhauer a Kierkegaard, a Bergson, Husserl, Heidegger, Hartmann, Merleau–Ponty, Sartre, Bachelard, Ricoeur. . .

Facciamo riferimento a Heidegger (1889–1976) e a una delle sue fonti maggiori,
Kierkegaard (1813–1855). La tesi di Heidegger è che fra le tre determinazioni del tempo, passato, presente e futuro, quella originaria e fondamentale è il futuro . Se l’esistenza è possibilità, trascendenza, progettazione, anticipazione, essa è costitutivamente orientata e diretta verso il futuro. Ma il futuro implica il passato come sua condizione per essere progettato e pensato, e il presente è necessariamente coinvolto dal rapporto tra futuro e passato. 
 Il futuro è “possibilità di”: è l’indeterminato, il luogo dei progetti, delle speranze, della possibilità. 
Il passato, al contrario, è il luogo del determinato.
A ogni scelta compiuta  il ventaglio del futuro possibile si restringe, ed è chiaro che più il percorso temporale si snoda e le decisioni si moltiplicano, noi “scriviamo” la nostra storia traducendola da virtuale in reale. Perciò spesso il presente non è altro che l’unità di oblio e di aspettazione, sulla quale è fondata l’esistenza quotidiana come routine insignificante di giorni che si susseguono l’uno all’altro indifferentemente. 
E qui Heidegger recupera il tema del divertissement di Pascal: nella banalità della vita di tutti i giorni, nella “cura” che ci prendiamo delle cose minute e insignificanti, noi compiamo costantemente un atto di stordimento, inseguiamo la distrazione e l’oblio per non essere presi dall’angoscia della scelta, per non avvertire che la scelta che stiamo compiendo cambia la vita in destino.

L’indagine sul tempo è divenuta una riflessione sull’uomo: essa è, anzi, la modalità filosofica specifica per indagare la condizione esistenziale del soggetto. 
Noi siamo l’Essere del Tempo: la temporalità è la nostra condizione esistenziale e la nostra essenza antropologica. 





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